THE PAINTED BIRD

THE PAINTED BIRD
Regia di Václav Marhoul. Un film con Stellan Skarsgård, Barry Pepper, Harvey Keitel, Julian Sands, Udo Kier, Aleksey Kravchenko. Genere Drammatico - Repubblica ceca, Ucraina, Slovacchia, 2019.

di Giancarlo Zappoli
Il Ragazzo è stato affidato dai genitori perseguitati ad un'anziana madre adottiva. Al momento della sua morte al Ragazzo non resta altro che vagare da solo per le campagne raggiungendo villaggi e fattorie disseminati sul suo percorso senza meta. Nella sua lotta per la sopravvivenza è esposto alla feroce brutalità dei superstiziosi contadini ed assiste alla ferocia con cui i militari, tedeschi o russi che siano, vessano le popolazioni.
Il terzo lungometraggio di Václav Marhoul si ispira al romanzo omonimo di Jerzy Kosinski e già la scelta di girarlo in 35 mm in un bianco e nero di grande effetto non può non far pensare a un classico, proveniente sempre dall'Est Europa, che aveva lo stesso fil rouge e cioè la perdita dell'infanzia a causa della guerra.
Il film è L'infanzia di Ivan di Andrej Tarkovski. La potenza evocativa del bianco e nero ora come allora costituisce il punto di forza estetico di un film che il colore avrebbe impoverito.
A differenza del Maestro russo però Marhoul non nutre nessuna speranza nell'umanità e non vede nella fede una possibile ancora di salvezza in un mondo in tempesta. Perché qui il Ragazzo (non ha nome e si capirà a un certo punto il perché) passa da una vicenda luttuosa ad un'altra, da una umiliazione alla successiva riuscendo sempre ad uscirne ma con un pezzetto di sensibilità asportato per sempre di stazione in stazione. Perché si tratta di una lunga via crucis di questo preadolescente costretto a sperimentare una molteplicità di aspetti della malvagità dell'animo umano e della capacità di prevaricazione sui più deboli.

Gli uomini non possono essere definiti, come usualmente alcuni fanno, come 'bestie'. Perché in questo film gli animali subiscono maltrattamenti sin dalla prima sequenza e l'uccello dipinto costituisce il punto più alto di espressione della ferocia che si pone in atto quando il mondo umano e quello animale non sono più distinguibili nella volontà di colpire e annientare. Solo che là si tratta di istinto e per gli uomini invece di stratificazioni di secoli di ignoranza.

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